LETTERA APERTA DEL PRESIDENTE NAZIONALE AIAS, NICITRA

LETTERA APERTA DEL PRESIDENTE NAZIONALE AIAS, NICITRA

 

Ill.mo Onorevole
Sig. Alberto Manca
Ill.mo Governatore Sardegna
Sig. Christian Solinas

Oggetto: risposta alla lettera aperta dell'On.le Manca e appello al Governatore Solinas

Ill.mo Onorevole,
La ringrazio per essersi rivolto all’AIAS Nazionale e per le iniziative intraprese a tutela dei disabili e dei lavoratori di AIAS Cagliari che ormai da anni vivono una situazione incresciosa, grave e inaudita.
Mi permetta tuttavia di integrare le informazioni in Suo possesso:
1. Le somme accertate dalla commissione d’inchiesta ed erogate ad AIAS negli ultimi cinque anni sono state integralmente destinate al pagamento delle spettanze del personale dipendente.
Infatti, a fronte dei 107 milioni da Lei citati, nello stesso periodo sono state
corrisposte in favore del personale dipendente retribuzioni per oltre 106 milioni di euro, inclusi i relativi contributi previdenziali regolarmente assolti. Tali circostanze sono agevolmente desumibili dal semplice esame dei bilanci di AIAS Cagliari che mi risultano acquisiti dal tavolo tecnico e quindi, devo ritenere, anche dalla commissione d’inchiesta.
Preciso quanto sopra solo al fine di fugare ogni dubbio circa la destinazione delle somme erogate ad AIAS Cagliari.
2. Quanto alla ulteriore circostanza, accertata dalla predetta commissione, che la mancata corresponsione degli stipendi non può essere giustificata da eventuali crediti residui vantati da AIAS Cagliari, mi permetto di evidenziarLe che i soli crediti azionati a mezzo decreti ingiuntivi, e non ancora liquidati, ascendono ad oltre 9,4 milioni di euro, oltre interessi maturati ad oggi pari ad oltre 11 milioni di euro.
Crediti, questi ultimi, relativi alle annualità 1997-2013, e riferiti unicamente a
prestazioni sanitarie rese e mai contestate dalle AA.SS.LL. committenti.
Trattasi di atti giudiziari, pertanto agevolmente verificabili, che attestano
inequivocabilmente che i crediti residui ancora oggi vantati da AIAS Cagliari sono largamente bastevoli a saldare ogni debito dell'Associazione.
Non più tardi del dicembre scorso, la Corte di Appello del Tribunale di Sassari ha definitivamente accertato che erano dovute in favore di AIAS Cagliari somme pari ad oltre 2,6 milioni di euro, al netto degli interessi nelle more maturati per importi addirittura superiori alla stessa sorte capitale originaria. In quest'ultimo caso si trattava di crediti relativi al periodo 1988/1995, ed anche questi reclamati a mezzo decreto ingiuntivo.
Mi permetta allora di chiederLe: quale operatore economico è in grado di sopportare i costi di gestione e recuperare i propri crediti solo dopo oltre 25 anni, e solo per via giudiziaria e dopo un defaticante contenzioso?
Peraltro tutte le sentenze che hanno definito precedenti contenziosi, per crediti di uguale origine e natura, hanno sempre visto soccombere l'amministrazione regionale e hanno sempre riconosciuto le ragioni di credito vantate da AIAS Cagliari.
Questa incresciosa situazione si trascina ormai da decenni e sono sempre caduti nel vuoto gli allarmi che nel tempo sono stati lanciati da AIAS Cagliari, dalle OO.SS. e dai lavoratori, abbandonati al loro destino da parte delle istituzioni regionali competenti.
E tuttavia, nonostante questo, AIAS Cagliari non ha mai interrotto neanche un solo giorno l’assistenza in favore dei disabili e delle loro famiglie, grazie anche all’eroico comportamento dei suoi lavoratori che, a dispetto di tutto e di tutti e con enormi sacrifici, sono sempre rimasti in “trincea” a svolgere il proprio lavoro.
Mai nessuno in questi lunghissimi anni è concretamente intervenuto in loro favore e si è lasciato invece che la situazione si aggravasse sempre più senza porvi rimedio. Quando infine la Regione Sardegna ha fissato opportunamente il sacrosanto principio che l’ente convenzionato debba pagare puntualmente i propri dipendenti, logica e buon senso avrebbero imposto la contestuale definizione di tutte le cospicue partite di dare e avere pendenti tra le parti. Ma, ovviamente, nessuna iniziativa è stata intrapresa al riguardo. Il che equivale a voler curare i “sintomi” della malattia senza curarne le “cause”.
E proprio per questo infatti nello scorso mese di aprile il Tribunale di Sassari, in composizione collegiale, - chiamato a pronunciarsi sulla risoluzione della
convenzione decisa dalla ATS - non ha esitato a definire “incauta” l’azione della stessa ATS che ha agito senza aver vagliato le ragioni di credito di AIAS Cagliari dal momento che la clausola del mancato pagamento delle retribuzioni non può essere invocata senza prima valutare l’esistenza di debiti pregressi facenti capo alla Regione o agli enti regionali che negli anni si sono succeduti.
La commissione di inchiesta si è quindi limitata ad analizzare gli ultimi cinque anni, nei quali non vi sono partite in contestazione (se non in misura inferiore), quando invece in Sardegna anche i “muri” sanno che i crediti reclamati da AIAS Cagliari sono relativi a periodi precedenti.
Ma allora mi chiedo, e Le chiedo: - può veramente affermarsi che il mancato pagamento delle spettanze dei lavoratori non ha nulla a che vedere con i crediti vantati da AIAS Cagliari e non ancora riscossi?
- è AIAS Cagliari che non rispetta i propri obblighi oppure sono altri che non
adempiono?
- se, per assurdo, si ritenessero detti crediti non fondati, perché non si accertano definitivamente gli stessi sgombrando così il campo da ogni possibile equivoco e sottraendo qualunque alibi ad AIAS Cagliari?
- perché la Regione Sardegna non affronta e risolve una volta per tutte la questione dei suoi debiti nei confronti di AIAS Cagliari?
In mancanza, gli attestati di solidarietà nei confronti dei dipendenti di AIAS Cagliari rischiano di restare mere petizioni di principio non conducenti ai fini della definitiva risoluzione della vicenda.

Ill.mo Governatore Solinas,
Le rivolgo la preghiera di voler affrontare e definire la questione dall’alto del Suo ruolo istituzionale.
Si esaminino, senza pregiudizio alcuno, quanto meno i crediti azionati a mezzo atti giudiziari e si assumano le corrette decisioni in merito.
Si tratta di decidere in ordine ai 14 contenziosi pendenti.
Tutti gli altri crediti, diversi da questi, ma comunque ingenti, ben potrebbero invece essere demandati al tavolo tecnico per la loro definizione.
Le confermo sin d'ora la disponibilità dell'AIAS Nazionale a contribuire alla
definizione della questione, anche partecipando ad eventuali tavoli istituzionali che vengono invocati da più parti.

Con stima.
IL PRESIDENTE
Salvatore Nicitra

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